FRANCESCA BIANCHI THE CODE OF EMOTION 30ML EXTRAIT DE PARFUM

Già prima di lanciare i miei primi profumi, ero ossessionato dall’idea di una “macchina generatrice di emozioni”. Questo è ciò che mi guida durante il mio processo di creazione: creare fragranze con lo scopo specifico di accendere un’emozione.
Come un meccanico che mette a punto un potente motore, posiziono con cura ogni nota in modo da scatenare emozioni specifiche: l’intensità della passione degli amanti, il ricordo dell’odore della pelle, il senso di nostalgia per un luogo immaginario, ecc.

Per questa particolare creazione, il mio obiettivo era quello di scavare più a fondo nel meccanismo stesso della risposta emotiva al mio mezzo di espressione, l’arte della profumeria. Come posso farla funzionare? Esistono metodi che possono essere replicati? E possono suscitare la stessa emozione in persone diverse?
Ho sperimentato in diverse direzioni, concentrandomi su un metodo che avevo già utilizzato molte volte, ma questa volta con maggiore concentrazione e intenzione. L’obiettivo era decodificare un’emozione, decostruire l’input che l’accende, in altre parole scrivere un “Code of Emotion”.

In questo esperimento, ho iniziato con la classica struttura fougère – un accordo verde, aromatico e legnoso, che è familiare e riconoscibile. Inoltre, si tratta di un accordo con cui ho iniziato a relazionarmi emotivamente solo di recente. Ma ho voluto spingerlo oltre, sfidando i suoi confini tradizionali e introducendo un tocco inaspettato: un vibrante accordo di frutti tropicali, con un mango succoso e goloso al centro.

Questa nota esotica sconvolge l’accordo prevedibile del fougère, trasformandolo in qualcosa di familiare e allo stesso tempo sorprendente. Il risultato è un profumo riconoscibile ma anche diverso, che richiede un momento per individuare l’impronta familiare del fougère sotto la sfaccettatura lussureggiante e originale del fruttato.
Per me questa fragranza suscita un gioioso senso di sorpresa, un contrasto tra il comfort del fougère e la giocosa luminosità dei frutti tropicali. È coccolante ma anche rinvigorente, profondo ma mai pesante, goloso senza scivolare nel territorio della golosità.

Inoltre, mi sono posto una sfida secondaria: evitare del tutto l’uso dell’iris o di accordi simili all’iris e mantenere le note animali al minimo indispensabile, limitandomi a un paio di muschi puliti.